
Sentiamo sempre più spesso parlare di medicina digitale, di tecnologie sempre più potenti per migliorare il percorso di cura, dalla diagnosi al trattamento personalizzato, attraverso possibilità di comunicazione e di formazione sempre più sofisticate e di interconnessione a distanza. Eppure, su questo argomento c’è spesso molta confusione. Cos’è davvero la medicina digitale e quali sono le sue reali potenzialità nel presente e nel futuro lo vediamo insieme in questo articolo.
Cos’è la medicina digitale
Quando parliamo di medicina digitale ci riferiamo a una serie di applicazioni pratiche che comprendono un insieme di tecnologie molto diverse tra loro e con obiettivi e applicazioni molto distanti, anche se sempre nel campo della salute: la robotica per la riabilitazione, la telemedicina, l’utilizzo di tecnologie come la realtà virtuale e aumentata per migliorare la diagnosi e la formazione dei medici. La medicina digitale è quindi un campo interdisciplinare che combina la medicina con le tecnologie digitali per migliorare l'assistenza sanitaria e con questa definizione comprendiamo tutte le applicazioni possibili:
- La telemedicina per consentire la consulenza medica a distanza
- L’implementazione di Cartelle Cliniche Elettroniche e Fascicoli Sanitari Elettronici
- Dispositivi indossabili per monitorare le condizioni dei pazienti
- L’utilizzo di App per monitorare parametri vitali e stile di vita
- La medicina personalizzata grazie ai Big Data e alla loro analisi
- La robotica per la riabilitazione psichica, fisica e cognitiva
- La realtà virtuale e aumentata per la formazione dei medici, a scopo terapeutico, riabilitativo o per ridurre il dolore.
Vediamo ora una per una queste applicazioni nel presente.
Quali sono le applicazioni attuali della medicina digitale?
Le applicazioni attuali della medicina digitale abbracciano, come abbiamo visto, una vasta gamma di tecnologie e strumenti innovativi che stanno rivoluzionando il settore sanitario.
- Telemedicina
La telemedicina consente ai pazienti di consultare i medici senza dover visitare fisicamente uno studio medico o una farmacia. Le consulenze possono essere in video o tramite messaggistica istantanea. Fanno parte della telemedicina anche i test di screening e diagnosi praticati in farmacia ma il cui risultato viene comunicato al medico o allo specialista in tempo reale. La telemedicina prevede anche attività di confronto a distanza tra specialisti, favorendo quindi il lavoro di equipe e lo scambio di informazioni sul paziente mediante sistemi elettronici e digitali come la Cartella Clinica Elettronica e il Fascicolo Sanitario Elettronico. Questo approccio offre un accesso più rapido e conveniente alle cure, riduce i tempi d’attesa, permette anche a chi vive in aree remote o non può muoversi di accedere a standard di cura qualitativamente elevati. - Cartelle Cliniche Elettroniche e Fascicoli Sanitari Elettronici
Come abbiamo già accennato, si tratta di due strumenti digitali e tecnologici utili per sostituire la documentazione cartacea, ma non solo: dovrebbero permettere una ottimizzazione dei processi diagnostici e di cura, attraverso l’utilizzo di algoritmi che aiutino il medico e l’equipe a interpretare i dati, a visualizzare i risultati più importanti e a prendere quindi decisioni riducendo il margine di errore. A oggi, le cartelle cliniche elettroniche – che si aprono al momento del ricovero e si chiudono in fase di dimissione – sono spesso utilizzate più come una pura digitalizzazione della loro versione cartacea. Il Fascicolo Sanitario Elettronico, invece, è uno strumento che raccoglie tutta la vita clinica del paziente: dati anamnestici, esami diagnostici, terapie, ricoveri. Anche in questo caso, lo strumento in sé potrebbe avere più potenziale rispetto al suo reale sfruttamento attuale. In particolare, se utilizzato bene, permetterebbe a tutti gli attori coinvolti, incluso il farmacista, di avere un quadro completo della situazione del paziente. Questo migliora la diagnosi, permette di evitare sovrapposizioni e interazioni tra farmaci, riduce il rischio di eventi avversi – per esempio evitando di prescrivere qualcosa che in passato non ha funzionato bene, soprattutto nelle malattie croniche – e permette di monitorare la compliance. - Dispositivi indossabili
I dispositivi indossabili, come gli smartwatch e i braccialetti fitness, monitorano costantemente parametri vitali come la frequenza cardiaca e il respiro, oppure l'attività fisica e il sonno. Esistono diverse tipologie di dispositivi indossabili: alcuni sono prettamente medici, sono certificati e possono essere utilizzati per monitorare glicemia, ipertensione, problemi cardiaci. I dispositivi indossabili più comuni, invece, possono darci qualche informazione sul nostro stile di vita, in un’ottica di prevenzione, senza avere alcuna valenza medico-scientifica. - App per monitorare parametri vitali e stile di vita
Le applicazioni mobili consentono ai pazienti di monitorare in modo semplice e intuitivo l’attività fisica praticata, il ciclo mestruale, le abitudini alimentari. Queste App consentono di ottenere i cosiddetti Big Data, ovvero dati imprecisi – molto diversi per qualità da quelli registrati in sperimentazioni controllate – ma in quantità tale da minimizzare l’errore. Questi dati, essendo su un campione così numeroso da rappresentare la quasi totalità della popolazione, possono essere utilizzati e interpretati attraverso algoritmi specifici e grazie alla cosiddetta intelligenza artificiale, come vediamo nel prossimo punto. - Big Data e medicina personalizzata
Avere a disposizione i Big Data e una loro interpretazione consente ai medici di individuare modelli e correlazioni nascoste nei dati clinici di grandi dimensioni, permettendo così una personalizzazione delle cure basata sul profilo genetico, lo stile di vita e altre variabili individuali. Come si analizzano e interpretano queste grandi quantità di dati? Grazie all’intelligenza artificiale che sta guadagnando sempre più terreno nella medicina digitale. Le applicazioni di AI – sistemi informatici che simulano il pensiero umano – possono analizzare grandi quantità di dati clinici per identificare modelli e tendenze difficili da individuare con metodi tradizionali. Ciò può migliorare la precisione della diagnosi, ottimizzare i piani di trattamento e prevedere il rischio di determinate condizioni mediche. - Robotica
I robot sono sempre più utilizzati nella riabilitazione per assistere i pazienti in caso di lesioni fisiche, psichiche o cognitive. Questi dispositivi forniscono supporto personalizzato e ripetibile per aiutare i pazienti a recuperare le loro abilità motorie e cognitive in modo efficace e sicuro. - Realtà virtuale e aumentata
La realtà virtuale e aumentata offre agli studenti di medicina un'esperienza di apprendimento immersiva e interattiva, consentendo loro di praticare procedure mediche complesse in un ambiente virtuale realistico. Questo approccio migliora l'apprendimento e la preparazione dei futuri professionisti sanitari. La realtà virtuale e aumentata viene utilizzata anche a scopo terapeutico per trattare disturbi come ansia, fobie e disturbo da stress post-traumatico. Inoltre, viene impiegata nella riabilitazione fisica per motivare i pazienti durante le terapie e ridurre la percezione del dolore attraverso tecniche di distrazione immersive.
Il futuro: cosa ci aspetta in campo medico e sanitario
Le applicazioni che abbiamo elencato pur essendo a oggi utilizzate in alcuni centri di ricerca e cura in Italia e in varie parti del mondo, sono in realtà spesso ancora in uno stadio embrionale del loro utilizzo. In Italia, per esempio, Cartella Clinica Elettronica e Fascicolo Sanitario Elettronico sono spesso utilizzati in una versione molto basica e rudimentale, come mera sostituzione del cartaceo, e addirittura in alcune Regioni non sono state ancora implementate. La raccolta e l’analisi dei Big Data richiede strumenti sempre più tecnologici e sofisticati, oltre a team di ricerca e sviluppo che siano multidisciplinari: ingegneri, informatici, psicologi, avvocati e medici etc.
Tra i settori del futuro, vi è sicuramente quello di un utilizzo funzionale dei Big Data con l’obiettivo di rendere la medicina sempre più predittiva e personalizzata attraverso i dati genetici, clinici e ambientali che abbiamo a disposizione. Sarà quindi sempre più possibile prevedere il rischio di sviluppare determinate patologie e adottare interventi preventivi mirati per ridurlo. La personalizzazione delle cure è un'altra frontiera promettente: i trattamenti potranno essere adattati in modo più preciso alle esigenze specifiche di ciascun paziente, tenendo conto non solo dei fattori biologici, ma anche dello stile di vita, delle preferenze e dei fattori ambientali.
Sempre grazie ai Big Data e alle tecnologie di Intelligenza Artificiale che li interpretano, sarà possibile rivoluzionare la ricerca clinica, grazie alla mole di dati a disposizione.
Sfide future
Nonostante i progressi significativi compiuti dalla medicina digitale, diverse sfide rimangono da affrontare per massimizzarne il potenziale e renderla una realtà pervasiva nel settore sanitario.
Una delle principali sfide è garantire la sicurezza e la privacy dei dati sensibili dei pazienti. Con l'aumento dell'utilizzo di tecnologie digitali, come le cartelle cliniche elettroniche e i dispositivi indossabili, diventa cruciale implementare rigorose misure di protezione dei dati per prevenire violazioni della privacy e accessi non autorizzati.
Inoltre, è necessario continuare a migliorare l'efficienza delle tecnologie mediche digitali. Ciò include lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale più sofisticati per un'analisi più accurata dei dati clinici, nonché la creazione di dispositivi indossabili sempre più avanzati e affidabili per il monitoraggio continuo delle condizioni dei pazienti.
Un'altra sfida importante è garantire un accesso equo alle cure di tipo predittivo e personalizzato. Mentre la medicina digitale offre promettenti opportunità per adattare le cure alle esigenze specifiche di ciascun individuo, è essenziale evitare disparità nell'accesso a queste tecnologie, assicurando che siano disponibili per tutte le fasce della popolazione.
Infine, è fondamentale affrontare le sfide normative e regolatorie associate alla medicina digitale. Le normative devono essere adattate per garantire la sicurezza, l'efficacia e l'etica nell'uso delle tecnologie digitali in ambito medico, consentendo al contempo l'innovazione e la rapida adozione di nuove soluzioni.
Affrontare queste sfide richiederà un impegno collettivo da parte di governi, istituzioni sanitarie, industria tecnologica e professionisti medici. Tuttavia, superando tali ostacoli, la medicina digitale potrà continuare a rivoluzionare il settore sanitario, migliorando la qualità delle cure, ottimizzando i processi clinici e portando benefici tangibili a tutti.