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L’importanza della multidisciplinarietà nel processo di cura

L’importanza della multidisciplinarietà nel processo di cura
Doctor&Jay - L'informazione in pillole

La multidisciplinarietà è un sistema di lavoro che permette di ottenere diversi vantaggi sia nella cura del paziente sia nella gestione dei flussi di lavoro all’interno di una struttura ospedaliera, di più centri di cura o tra ambulatori differenti. Si è visto che la presenza di questi gruppi di lavoro composti da professionisti medici e non medici provenienti da settori diversi è in grado migliorare la soddisfazione del paziente per le cure ricevute e gli esiti di malattia, soprattutto in campo oncologico.

Vediamo nel dettaglio cosa si intende con multidisciplinarietà, quali sono le applicazioni pratiche in campo sanitario di questo concetto, i vantaggi e gli strumenti a disposizione per migliorare tale approccio

Team multidisciplinari in sanità

Con il termine multidisciplinarietà si fa riferimento a un rapporto di collaborazione all’interno di un team di lavoro composto da figure professionali appartenenti a discipline e campi diversi, con l’intento di raggiungere lo stesso obiettivo e di lavorare allo stesso progetto con successo. In campo medico sanitario, questo si traduce nella possibilità che diverse figure sanitarie mediche e non mediche – per esempio chirurghi, oncologi, infermieri, psicologici, radiologi e ortopedici – lavorino insieme per prestare cure complete e coordinate ai propri pazienti.

In campo medico, questo tipo di approccio riveste un carattere innovativo e si colloca in uno scenario complesso per una serie di motivi:

  1. Aziende ospedaliere, istituti e centri di cura hanno sempre di più puntato l’attenzione alle specializzazioni sia dividendo le strutture in dipartimenti sia diventando eccellenze in discipline specifiche.
  2. Il paradigma accentratore della cura nelle mani di un singolo specialista è ancora presente in numerose realtà: anche quando i gruppi sono composti da figure professionali diverse, spesso ciascuno di loro si occupa solo di una parte del processo di cura, senza necessariamente interagire in modo sinergico con gli altri professionisti.
  3. La comunicazione tra specialisti afferenti a diversi dipartimenti o addirittura a diversi centri è complessa e necessità di infrastrutture adeguate, linguaggio condiviso e comune, possibilità di trasferire facilmente informazioni legate ai pazienti.

A oggi, tuttavia, è stato ampiamente dimostrato che i team multidisciplinari sono necessari per poter prestare cure adeguate a pazienti con patologie complesse, a volte croniche, con eventuali comorbidità e complicanze.

Vediamo insieme nel dettaglio le principali motivazioni che impattano sulla necessità di un team multidisciplinare:

  1. Complessità dei casi clinici. Molte condizioni mediche richiedono un approccio integrato che coinvolga diverse specialità per una valutazione accurata e un piano di trattamento completo. La multidisciplinarietà consente di affrontare la complessità di queste condizioni, considerando tutti gli aspetti biologici, psicologici e sociali del paziente. Basti pensare al campo oncologico.
  2. Avanzamenti tecnologici. Gli avanzamenti nella diagnostica e nelle terapie hanno reso possibile trattamenti sempre più sofisticati e mirati. Tuttavia, ciò ha anche aumentato la complessità delle decisioni cliniche, richiedendo il coinvolgimento di diverse specialità per garantire il miglior risultato possibile per il paziente.
  3. Gestione delle patologie croniche. La gestione delle patologie croniche e la prevenzione delle malattie richiedono spesso un approccio multidisciplinare che coinvolga diverse specialità mediche, così come professionisti del benessere e della salute pubblica. Questo approccio integrato può contribuire a ridurre il carico delle malattie croniche e migliorare la salute generale della popolazione.
  4. Approccio centrato sul paziente. La multidisciplinarietà favorisce un approccio centrato sul paziente, in cui le decisioni cliniche sono prese considerando le preferenze, i valori e le esigenze del paziente. Coinvolgendo il paziente nel processo decisionale e fornendo cure personalizzate, si migliora l'efficacia e la soddisfazione del trattamento.

Per la presa in carico di un paziente non basta più lo specialista di riferimento per la patologia da trattare – per esempio il diabetologo – ma serve un team composto, ipoteticamente, anche da un dietologo/nutrizionista, un podologo, uno psicologo, un endocrinologo… Queste figure non devono tuttavia limitarsi a fare “il loro pezzettino”, ma devono comunicare tra di loro, mettere in campo le loro conoscenze, discutere del caso da trattare in modo da migliorare il patient journey, la cura e il trattamento e di conseguenza anche l’aderenza del paziente e quindi l’esito di malattia e la qualità di vita.

I vantaggi di un team multidisciplinare

La presenza di un team multidisciplinare nella presa in carico di un paziente offre una serie di vantaggi:

  1. Miglioramento del coordinamento delle cure. Un team di esperti su aree diverse è in grado di agire con più efficacia, riducendo i tempi di attesa e la possibilità di errori.
  2. Ottimizzazione delle cure. Non solo la gestione delle cure viene ottimizzata, ma è possibile che contributi diversi possano migliorare le scelte e le decisioni terapeutiche, favorendo l’adozione di approcci più efficaci in caso di patologie complesse.
  3. Miglioramento della qualità di vita del paziente. Il paziente può beneficiare di un trattamento che guarda a tutta la sua persona e non solo a quella parte specifica legata alla sua malattia: questo potrebbe portare a scelte terapeutiche che minimizzano gli eventi avversi o gli effetti collaterali, aumentando quindi l’aderenza alla terapia e migliorando gli esiti di malattia.
  4. Ottimizzazione del carico di lavoro. Un’equipe di esperti che lavora in sinergia in modo ottimizzato permette anche una ottimizzazione del flusso di lavoro e quindi una riduzione del carico di lavoro sul singolo professionista sanitario.

Valorizzare e potenziare i team

I team multidisciplinari, per quanto siano di comprovata efficacia, necessitano di alcune strategie per poter funzionare al meglio delle loro possibilità, riducendo le difficoltà e le criticità presenti in questo metodo lavorativo. La distanza geografica, la possibilità di scambiarsi informazioni in tempo reale, la necessità che il paziente non sia costretto a spostarsi da un centro all’altro, la gestione di un flusso di lavoro che sia adeguato a tutti gli specialisti e le figure coinvolte – che hanno altri casi da trattare, magari all’interno di altri team – sono alcune delle criticità da affrontare nella creazione di un gruppo multidisciplinare che sia coeso e che lavori in modo sinergico.

Per questo, è fondamentale che vengano valorizzate alcune caratteristiche del team e delle singole persone che lo compongono

  1. Leadership. Ci deve essere una figura di riferimento che abbia buone doti di leadership che non si traducano tuttavia in un potere accentratore e decisionale. La leadership deve essere efficace per far sì che le competenze dei singoli si integrino e che tutti possano partecipare al processo di cura portando il loro valore aggiunto e la loro esperienza clinica. Nessuno deve sentirsi sminuito né deve aver timore di poter esprimere la sua idea.
  2. Comunicazione aperta e trasparente. La comunicazione deve essere facilitata in ogni modo: si devono comunicare le informazioni sul paziente, gli esami diagnostici ed eventuali modifiche della terapia in tempo reale, con un linguaggio condiviso, senza rischio di fraintendimenti. Per soddisfare questo punto viene in aiuto la telemedicina e la cartella clinica elettronica.
  3. Comunicazione empatica e ascolto attivo. La comunicazione tra esperti e tra esperti e pazienti deve avvenire seguendo alcune regole di base, come l’ascolto attivo e l’esercizio dell’empatia.
  4. Collaborazione e fiducia. Ogni elemento del team deve potersi fidare degli altri, in modo che si crei un rapporto di collaborazione e non di competizione o conflitto. Ogni competenza contribuisce al successo di tutto il team.

Le telemedicina al servizio della multidisciplinarietà

Uno strumento di lavoro a disposizione dei team multidisciplinari sono gli incontri di discussione collegiali, durante i quali ogni elemento del team porta la sua competenza e la sua esperienza nella discussione di un caso complesso. Il caso viene esaminato attraverso la condivisione della documentazione clinica del paziente, in modo da definire la migliore strategia terapeutica possibile. Questi collegi possono essere caratterizzati da difficoltà logistiche e organizzative. Grazie alla telemedicina, e in particolare all’avvento di sistemi di comunicazione online e alla creazione delle cartelle cliniche elettroniche, è stato possibile ovviare o ridurre alcune delle criticità insite nel lavoro di squadra.

Le discussioni tra specialisti e professionisti sanitari possono avvenire tra centri diversi grazie alle videochiamate e alle conferenze online, mentre la possibilità per tutti di accedere a un’unica cartella elettronica che contiene tutta la documentazione clinica del paziente favorisce la discussione a partire dalle stesse informazioni condivise. Esami di imaging, esami analitici e biochimici, anamnesi: è tutto disponibile per tutti i partecipanti al team multidisciplinare. Questo strumento è essenziale per ridurre gli errori, migliorare l’organizzazione dei gruppi di lavoro, migliorare la gestione del paziente, rendere più veloce la comunicazione e la consultazione delle informazioni e dei dati.

È evidente quindi che per favorire il processo che porta la cura verso un approccio sempre più olistico è necessario investire nel settore tecnologico e nello sviluppo di competenze comunicative e di lavoro di squadra anche nei medici e nei professionisti sanitari. I team multidisciplinari sono essenziali per offrire cure sanitarie complete e di alta qualità, rispondendo alle complesse esigenze dei pazienti.

In conclusione, l'adozione di team multidisciplinari rappresenta un passo significativo verso il miglioramento complessivo della qualità delle cure sanitarie. Sfruttando le competenze diverse dei professionisti e promuovendo una cultura di collaborazione e rispetto reciproco, possiamo garantire un futuro in cui ogni paziente riceva cure personalizzate e mirate, conducendo così a migliori risultati e a una maggiore soddisfazione del paziente.

Fonti:


CP-481181 -